lunedì 30 marzo 2009

Elogio del tonno


Giuro.
Sono rimasto ammutolito e incredulo quando cercando su Google "elogio del tonno", non è uscito nessun risultato.
Quindi voglio essere il primo a fare un "Elogio al tonno", o meglio, al tonno in scatola.
Un alimento che (statistiche alla mano) viene acquistato dal 96% della popolazione italiana regolarmente. Ogni individuo ne consuma in media 1.5 Kg all'anno, circa 19 scatolette da 80 grammi.
Ovviamente questi sono dati in media perchè uno studente che vive da solo (come me), ne consuma almeno 70 di scatolette in un anno.
Questo perchè la scatoletta di tonno è la base della piramide alimentare di uno studente,ma che dico...la piramide alimentare di uno studente è fatta di scatolette di tonno.
I motivi sono innumerevoli, vi elenco i principali:

-Costa poco.
-E' nutriente.
-Si taglia con un grissino quindi non dovete neanche sporcare una forchetta che poi (ahimè) va lavata.(volendo si può anche fare a meno di sporcare un piatto).
-E' come il nero, si abbina con tutto (e dico tutto)
-Non c'è bisogno di cercare ricette per poter utilizzare il tonno, perchè basta aggiungerlo in QUALSIASI piatto per renderlo ancora più saporito.
-Le scatolette, se impilate, si incastrano perfettamente quindi possono essere utilizate come divertente passatempo.
-Il tonno non scade MAI.

Esistono mille altri pregi del tonno ma non vorrei dilungarmi..

DIFETTI:

-La scatoletta se posta in posizione verticale tende a rotolare soggetta a varie forze.
Vari scienziati stanno effettuando ricerche nel campo ma apparentemente non esiste una soluzione, se non supponendo di essere nel vuoto e che la scatoletta sia sferica.

Quindi che dire..attendo commenti con le vostre ricette a base di tonno e penso che presto aprirò una rubrica culinaria in cui naturalmente inserirò ricette a base di tonno per studenti svogliati.

Lunga vita al tonno!!

venerdì 27 marzo 2009

Lezione 0 : Requisiti di sistema

ERASMUS 2.0 è un programma sviluppato in un giorno di noia con l'intento di condividere gioie e dolori di uno studente Erasmus, emozioni e impressioni.
Per dirla in modo "pulp" lo definirei .... un rigurgito di pensieri...

Buona lettura

Lezione 1 : Come iniziare bene


Cazzo.

Non mi capita sovente di svegliarmi e di pensare come prima cosa all'organo genitale maschile.Anzi.Se devo dirla tutta è stata la prima volta.

Quella mattina però mi sono svegliato già sapendo di averla fatta grossa, ma essendo ancora ebbro di stanchezza come mio solito, non mi sono reso conto dell'entità della situazione.

Anche perchè dormendo non si possono fare enormi danni e il letto era asciutto.

Poi arrivò quello che li alcolizzati chiamano "il momento di lucidità" e subito mi resi conto del tipo di cazzata avessi potuto fare.

Con la vista ncora annebbiata tentai di mettere a fuoco la sveglia e quando fui in grado di distinguere le lancette, formulai istantaneamente 4 ipotesi in ordine crescente di probabilità :


1 - Quel coglione di Diego mi ha spostato l'ora della sveglia

2 - Sono ancora adddormentato e sto solo facendo un brutto sogno

3 - Hanno sicuramente spostato in avanti di due ore l'orologio mondiale

4 - Sono nella merda


In un secondo scelgo a malincuore l'opzione 4 ma, non ancora convinto del tutto, mi alzo e ad una velocità che non mi sarei mai sognato di raggiungere in un qualsiasi altro risveglio mi fiondo nell'altra camera dove trovo un Diego, stupito dal mio comportamento.

"che ore sono??"

Diego, con una calma non all'altezza della mi apreocupazione, guarda il PC e mi risponde :

"sono le 10"

"cazzo."

"perchè?"

"cazzo, cazzo, ...."

Inneggiando al membro maschile ripetutamente, cerco di darmi una sistemata base per poter essere presntabile e in 37 secondi netti sono pronto per uscire.

Cazzo.

Guardo fuori dalla finestra e noto che sta diluviando.

Questo vuol dire solo altro ritardo perchè costretto a lasciare in cortile Giorgio ( la mia bici ) e a prendere il 68.

Nel frattempo Diego da bravo ingegnere si è accorto che qualcosa non va per il verso giusto e mi domanda :

"a che ora dovevi essere al Poli?"

"Alle 10"

"cazzo."

La mia preoccupazione sale e in modo direttamente proporzionale anche il ritardo.Mi catapulto giù dalle 12 rampe di scale che mi separano dal livello del mare e mi dirigo (senza ombrello.cazzo.) verso la fermata del 68 che arriva gongolante e stracolmo di gente.ci entro.

Mi pare superfluo ricordare quale unico pensiero fosse nella mia testa durante tutto il tragitto.

Scendo dal bus e come la gazzella della pubblicità inizio a correre.Arrivo in segreteria alle 10 e 47.

"Mi scusi, è già finita la riunione di assegnazione delle borse Erasmus?"

"E' appena finita, le segretarie stanno tornando qui, cosa ti serve?"

"Eh..vede..ho perso il treno sono arriva solo ora...ma ci dovrei essere stato anche io a quella riunione.."

"Beh..ora parlerà con le segretarie e se è rimasto qualche posto vedrà se accettare"

"Cazzo."

Il destino che fino alle 10 e 47 mi aveva messo i bastoni tra le ruote in ogni modo, improvvisamente inizia a stufarsi di rompere le palle e alle 11 e 20 (con una buona dose di fortuna) sono ufficialmente uno studente Erasmus.

Destinazione Madrid.

Quella che volevo.