Cazzo.
Non mi capita sovente di svegliarmi e di pensare come prima cosa all'organo genitale maschile.Anzi.Se devo dirla tutta è stata la prima volta.
Quella mattina però mi sono svegliato già sapendo di averla fatta grossa, ma essendo ancora ebbro di stanchezza come mio solito, non mi sono reso conto dell'entità della situazione.
Anche perchè dormendo non si possono fare enormi danni e il letto era asciutto.
Poi arrivò quello che li alcolizzati chiamano "il momento di lucidità" e subito mi resi conto del tipo di cazzata avessi potuto fare.
Con la vista ncora annebbiata tentai di mettere a fuoco la sveglia e quando fui in grado di distinguere le lancette, formulai istantaneamente 4 ipotesi in ordine crescente di probabilità :
1 - Quel coglione di Diego mi ha spostato l'ora della sveglia
2 - Sono ancora adddormentato e sto solo facendo un brutto sogno
3 - Hanno sicuramente spostato in avanti di due ore l'orologio mondiale
4 - Sono nella merda
In un secondo scelgo a malincuore l'opzione 4 ma, non ancora convinto del tutto, mi alzo e ad una velocità che non mi sarei mai sognato di raggiungere in un qualsiasi altro risveglio mi fiondo nell'altra camera dove trovo un Diego, stupito dal mio comportamento.
"che ore sono??"
Diego, con una calma non all'altezza della mi apreocupazione, guarda il PC e mi risponde :
"sono le 10"
"cazzo."
"perchè?"
"cazzo, cazzo, ...."
Inneggiando al membro maschile ripetutamente, cerco di darmi una sistemata base per poter essere presntabile e in 37 secondi netti sono pronto per uscire.
Cazzo.
Guardo fuori dalla finestra e noto che sta diluviando.
Questo vuol dire solo altro ritardo perchè costretto a lasciare in cortile Giorgio ( la mia bici ) e a prendere il 68.
Nel frattempo Diego da bravo ingegnere si è accorto che qualcosa non va per il verso giusto e mi domanda :
"a che ora dovevi essere al Poli?"
"Alle 10"
"cazzo."
La mia preoccupazione sale e in modo direttamente proporzionale anche il ritardo.Mi catapulto giù dalle 12 rampe di scale che mi separano dal livello del mare e mi dirigo (senza ombrello.cazzo.) verso la fermata del 68 che arriva gongolante e stracolmo di gente.ci entro.
Mi pare superfluo ricordare quale unico pensiero fosse nella mia testa durante tutto il tragitto.
Scendo dal bus e come la gazzella della pubblicità inizio a correre.Arrivo in segreteria alle 10 e 47.
"Mi scusi, è già finita la riunione di assegnazione delle borse Erasmus?"
"E' appena finita, le segretarie stanno tornando qui, cosa ti serve?"
"Eh..vede..ho perso il treno sono arriva solo ora...ma ci dovrei essere stato anche io a quella riunione.."
"Beh..ora parlerà con le segretarie e se è rimasto qualche posto vedrà se accettare"
"Cazzo."
Il destino che fino alle 10 e 47 mi aveva messo i bastoni tra le ruote in ogni modo, improvvisamente inizia a stufarsi di rompere le palle e alle 11 e 20 (con una buona dose di fortuna) sono ufficialmente uno studente Erasmus.
Destinazione Madrid.
Quella che volevo.
Che storia cazzo..
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